ALL’I.F.P.A. DI LEVICO TERME È IN GIOCO LA PASSIONE
Nelle giornate del 2 e del 9 febbraio presso le due sale didattiche e il bar dell’Istituto Alberghiero di Levico Terme si svolte due gare – non competitive – fra gli alunni e le alunne delle seconde “sala”. Una sfida per mettere in luce la loro passione per questo settore. Lo scopo dell’evento è stato la sana competizione, la sperimentazione delle capacità di ognuno, la conoscenza di un settore del bar e della caffetteria talvolta sottovalutato e poco professionalizzato, il senso di appartenenza a un gruppo per raggiungere un obiettivo comune.
Coordinatore e ideatore dell’evento è stato il professor Vannj Mellone ,coadiuvato dal collega Maurina, che ha chiarito come questa “gara” sia stata organizzata per misurare la passione, la voglia di imparare dei ragazzi e delle ragazze (45 in tutto), nessuno escluso, mettendoli in competizione all’interno dei laboratori previsti nel secondo anno di sala e cioè: caffetteria, cocktail analcolici, servizio del vino, mise en place e servizio, cotture alla lampada.
I capoclasse dopo aver letto il regolamento redatto dall’insegnante hanno formato le loro squadre e hanno ricevuto dal comitato organizzatore il materiale da studiare per la gara 15gg prima dell’inizio della competizione.
L’evento è stato pianificato proponendo una gara a concorrente singolo (la prima giornata) e una a squadre (la seconda giornata), per far capire quanto è importante anche il lavoro di gruppo nel settore dell’accoglienza e ospitalità. I concorrenti hanno dovuto superare una prova scritta ,pratica e orale( anche in inglese) specifica per il laboratorio scelto e ogni classe era capitanata da un vero e proprio caposquadra nominato dai propri compagni.
Nella prima giornata gli studenti si sono affrontati in 2 prove una di cocktail e l’altra di caffetteria , estraendo a sorte il drink analcolico o la bevanda da proporre. Il 9 febbraio invece è stata la volta della sfida a squadre, dove gli studenti (che hanno autogestito il loro gruppi) dopo aver sorteggiato un menu completo ,hanno predisposto la “mise en place” (la disposizione di posate, bicchieri, tovaglioli e l’allestimento del tavolo e di altre postazioni di lavoro ), il “tovagliato” (tovaglia e coprimacchia), il “finto servizio” degli alimenti ,il servizio del vino e sono stati interrogati sul lavoro svolto e sul menu pescato. Nella stessa giornata, nell’altra sala didattica, il caposquadra con un commis scelto soltanto da lui era alle prese con la preparazione “alla lampada” flambè delle pesche sciroppate alla fiamma.
In ogni occasione, una giuria composta da circa 6 professori (teorici e pratici) ha valutato le creazioni , le performance e la preparazione degli allievi e delle allieve; grazie a un criterio di punteggio stabilito dal professor Mellone si è potuto fare una classifica finale , anche se alla fine non ha portato a un vero vincitore con relativo premio. Il docente ha comunque comunicato che non è da escludere, in futuro, concordando con lo staff una vera e propria finalissima tra i migliori studenti di seconda sala con ricette personali da depositare due settimane prima e con in palio premi tangibili. Anche la dirigenza è rimasta colpita da questa iniziativa, che vuole riproporre nei prossimi anni. “Se poi in futuro – ha concluso Mellone – si vorrà partecipare a una vera e propria gara bisognerà fare delle selezioni, per confidare in una vittoria non solo interna ma anche a livello territoriale”.
Articolo redatto grazie alla collaborazione di EMILY NADALINI e SEBASTIANO FUSI di classe 1ª A e revisionato dal professor VANNJ MELLONE